S E M I N A R I O
Ieri seminario dell’Ordine e della Fondazione Ingegneri, e dell’Associazione Ex-Allievi LA STORIA DI CATANIA RACCONTATA DALLE MURA DEL CONVITTO CUTELLI CATANIA – «Non perdere la memoria di ciò che è stato costruito con impegno e volontà dal conte Mario Cutelli e dare lustro a un istituto nobile, sede dell’istituzione scolastica più antica di Catania». L’intento dell’Associazione degli Ex Allievi Convitto Cutelli è stato chiaramente espresso dal suo presidente Filippo Galatà nel discorso di apertura del seminario svoltosi ieri: “L’architettura per la formazione. Convitti, istituti ed università della Catania storica e contemporanea” – organizzato in collaborazione con l’Ordine e la Fondazione etnei degli Ingegneri, e patrocinato dal Comune di Catania, e dall’Ordine provinciale degli Architetti e dalla sua Fondazione. Nella storica aula magna attorno al grande tavolo barocco - che come ha ricordato il preside della facoltà di Scienze Politiche Giuseppe Barone «sedeva nel 1837 la corte militare borbonica che processò e condannò i militari siciliani insorti contro la dominazione borbonica» - ieri pomeriggio si sono incontrati per raccontare la storia di Catania attraverso i suoi palazzi: il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, il rettore del Convitto Carmelo Maccarrone e il suo commissario ad acta Carmelo Salanitro, il presidente della Fondazione Ingegneri Santi Maria Cascone, il segretario dell’Ordine Ingegneri Aldo Abate, e il vice presidente aggiunto degli Architetti Paola Pennisi. «Questo seminario è solo il primo di una lunga serie di interventi in cui si cercherà di far ricordare l’importanza di questo edificio ai catanesi e di aggregare tra loro gli ex allievi» ha sottolineato Galatà, che ha poi ceduto la parola al sindaco Stancanelli. «Un appuntamento come quello di oggi - ha affermato il primo cittadino - che mette l’accento sulla formazione e la cultura per rilevare il valore culturale inestimabile della nostra città, ci deve fare riflettere su un altro valore: quello dell’importanza dello studio fatto con rigore e di quanto questo sia importante per le future generazioni». Le costruzioni storiche: la loro funzione nella vita quotidiana, i cambiamenti strutturali effettuati dagli architetti nel corso degli anni e come questi abbiano inciso nella vita cittadina, ieri e oggi, sono state descritte con attenzione dai relatori del seminario in base a tematiche diverse che in fondo conducono a un unico concetto: l’edificio come veicolo di educazione sociale. Nel suo intervento “Il Convitto Cutelli nella storia della città di Catania” il prof. Barone ha tracciato a larghe linee 230 anni di storia del Cutelli: dai primi otto allievi che verso la fine del Settecento furono fucina della classe dirigente catanese sino a oggi. «Questo palazzo e questa sede segnano la rinascita e il posizionamento di Catania: don Mario Cutelli fu un grande giurista protagonista di un meraviglioso periodo storico ma soprattutto un uomo in grado di insegnare le basi di un comportamento esemplare alla classe dirigente di quel periodo». Della fruibilità dei palazzi catanesi nella vita cittadina ha parlato il docente della facoltà di Ingegneria Vincenzo Sapienza, nel suo intervento: “La “formazione” nell’architettura storica a Catania”. Partendo da un’analisi del Palazzo dell’Università, Sapienza, ha esposto le principali caratteristiche che mettono in risalto il Convitto. «Quello che caratterizza i palazzi settecenteschi è tra le altre cose la corte interna con la sua funzione di legame tra il palazzo e la “strada”. Il Cutelli presenta la peculiarità della corte circolare che arricchisce la costruzione, così come il particolare acciottolato nel chiostro». L’architetto Daniele Leonardi, dell’ufficio tecnico dell’Università di Catania, nello studio delle “Realizzazioni recenti a Catania”, ha descritto le scelte architettoniche nella ristrutturazione e nelle nuove costruzioni delle residenze per gli studenti: partendo dall’ex istituto San Paolo sino alla ristrutturazione della Purità, che ospiterà un’aula della facoltà di Giurisprudenza, nei pressi di villa Citelli. «L’architettura ha l’arroganza di educare le persone che ci vivono dentro – ha commentato Leonardi – attraverso la struttura dell’edificio si può in qualche modo comprendere cosa si vuole trasmettere: ordine, simmetria, rigore, vivacità e spazio vitale». Significativo il commento dell’ingegnere Cascone, che ha chiuso il seminario: «I nostri giovani sono abituati a viaggiare e visitare le storiche costruzioni di Oxford o Cambridge spesso sconoscendo il valore storico dei nostri palazzi. Sono tanti gli edifici storici a Catania, mostrarli è un modo per valorizzare il luogo e offrire l’opportunità di tracciare la nostra storia e insegnarla ai giovani». 20 gennaio 2012

Giorno 28/05/2011 durante la Festa degli allievi, che ogni anno si organizza per premiare gli allievi più meritevoli, l'Associazione degli Ex Allievi ha voluto dare un segno della propria presenza, devolvendo un premio per il "Miglior Convittore dell'anno".  Precisiamo che il premio "Convittore dell'Anno" viene assegnato dal Dirigente Scolastico, su proposta del Collegio degli Educatori, all'allievo/a che abbia rappresentato, con il proprio esempio personale i valori di diligenza negli studi e nei comportamenti.
Il premio, consistente in un weekend da trascorrere in un noto Villaggio Turistico della costa Calabra, è stato consegnato dal Responsabile Commerciale della Kenobi Viaggi, Dott. Carmelo Spampinato, componente del C.D. dell'Associazione degli Ex Allievi, alla Allieva Cassisi Elena a cui vanno i Nostri migliori Auguri.