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Sicilia Mondo23-09-2010 18:51

Da  “SICILIA MONDO” Periodico d’informazione per gli Italiani residenti all’estero.

 

Libri in vetrina

NELLA SEDE DI VIA VITTORIO EMANUELE DI CATANIA  “IL CONVITTO NAZIONALE "MARIO CUTELLI": 230 ANNI DI STORIA, ARTE E CULTURA”

Nel tardo pomeriggio del 15 febbraio scorso, presso l'Aula Magna dell'antica e storica sede di corso Vittorio Emanuele del Convitto Mario Cutelli, è stata presentata ad un folto e attento e attento uditorio, la pregevole pubblicazione che racchiude, ricorda e ripercorre il lungo e interessante cammino del nobile Collegio, ora Convitto, intitolato al suo fondatore, conte Mario Cutelli, sin dal 1779, anno della fondazione. Il Conte tenne, così, fede al suo interessante e spontaneo assunto di incarnare una istituzione altamente educativa e formativa.

Interessante la presentazione del Commissario ad acta arch. Carmelo Salanitro. Il libro, intitolato, appunto "230 anni di storia, arte e cultura del Convitto N azionale Mario Cutelli", è una interessante e analitica opera dell'attuale Rettore del Convitto prof. Salvatore Osvaldo Bresmes, che ha diligentemente completato lo storico evolversi e svolgersi dello sviluppo delle strutture didatti­che, con informazioni e spiegazioni che hanno fatto rivivere quegli anni non solo a coloro, purtroppo non più tanti, che sono stati studenti dell'epoca, ma anche ai molti giovani che oggi frequentano il Convitto, stimolandone l'immaginazione!. Di particolare pregio il corredo foto­grafico. Analitica, fluida e accattivante la presentazione del libro da parte del prof. Barone, fine oratore, che coinvolge gli intervenuti con la sua eloquenza. Hanno poi manifestato apprezzamenti per l'interessante incontro gi ex alunni Consoli e Galatà, nonché la dott.sa Buffardeci, Console onorario di Spagna, e il prof. Piccione, Vice Presidente del CRIEA. Molti gli studenti presenti.

A Catania, lungo la Via Vittorio Emanuele II, una delle vie più famose del centro storico, s'erige maestosa la sede dell'istituzione scolastica superiore più antica di Catania, rarissimo esemplare di edilizia scolastica del Settecento. Il Conte Mario Cutlli (Catania 1589-Paler­mo 1654), latinista e giureconsulto, nel suo testamento dato il 25 aprile 1653 aveva manifestato la volontà di destinare una parte del suo patrimonio alla fondazione di un "collegio d' huomini nobili".

Articolo sul giornale

LA STORIA

Il progetto iniziale del conte, cui fu data esecuzione materiale solo a partire dal 1760 (l'edificio fu completato nel 1779) prevedeva la costruzione di una residenza scolastica per figli di soli nobili. Il fine del testamento consisteva nell'assicurare la formazione di un vivaio di giovani patrizi (al collegio si accedeva soltanto se si possedevano i "quattro quarti" di nobiltà) in grado di potere occupare i ruoli chiave del governo della città di Catania. Più tardi, furono le eco della Rivoluzione Fran­cese e la riforma del 1839 ad aprire le porte del convitto anche ai giovani privi di origine e titoli nobiliari, anche se l'istituzione continuò a mantenere standard elitari fino ai primi anni del Novecento. L'edificio, che ospita tutti gli ordini di scuola, si presenta ancora nel suo impianto archetettonico originario, così come venne concepito dagli architetti costruttori Giovan Battista Vaccarini e Francesco Battaglia. Al primo, discepolo del famoso V anvi telli, si attribuisce ilmonumentale cortile circolare, caratterizzato dal pavimento in bianco e nero, e sovrasta­to dalla torre barocca con orologio: al secondo i prospetti frontale e laterali del palazzo. Di grande pregio è anche l'aula magna, interamente affrescata, set di numerosi eventi cinematografici, raffigurante le antiche glorie siciliane della filosofia, della letteratura e della scienza, in cui nel 1837 furono processati e condannati gli insorti contro la dominazione borbonica.
Andrea Galatà

 


 

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